Viaggi negli Stati Uniti sotto esame: i social media entrano nel processo di autorizzazione
Dal 2026 gli Stati Uniti potrebbero richiedere ai viaggiatori dei Paesi senza visto di fornire cinque anni di storia sui social media e dati personali extra tramite l’ESTA. Scopri cosa cambia davvero e come prepararti per il tuo prossimo viaggio negli USA
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12/13/20253 min leggere


USA, nuova stretta per i turisti: presto potrebbe essere obbligatorio condividere 5 anni di attività social per entrare
Organizzare un viaggio negli Stati Uniti è sempre stato sinonimo di libertà, grandi spazi e sogni a stelle e strisce. Tuttavia, nei prossimi mesi, l’accesso al Paese potrebbe diventare molto più complesso, soprattutto dal punto di vista digitale. Una nuova proposta del governo americano sta facendo discutere: per entrare negli USA, i turisti potrebbero dover rendere pubblica la propria storia sui social media degli ultimi cinque anni.
La misura, attualmente in fase di valutazione, riguarda il programma ESTA (Electronic System for Travel Authorization), utilizzato da milioni di viaggiatori ogni anno per entrare negli Stati Uniti senza visto.
Dai documenti ai profili social: cosa sta cambiando
Secondo la proposta pubblicata dalla U.S. Customs and Border Protection (CBP), i viaggiatori provenienti dai Paesi che fanno parte del Visa Waiver Program potrebbero essere obbligati a fornire:
Nomi utente dei social media utilizzati negli ultimi 5 anni
Indirizzi email attivi o dismessi negli ultimi 10 anni
Numeri di telefono precedenti
Un selfie recente per la verifica dell’identità
Informazioni su familiari stretti
Altri dati utili per controlli di sicurezza avanzati
Attualmente, indicare i profili social è facoltativo e riguarda soprattutto alcune tipologie di visto. La nuova proposta trasformerebbe invece questa pratica in un requisito standard per chi viaggia per turismo o affari.
Chi sarà coinvolto dalla nuova regola
La misura potrebbe interessare i cittadini di oltre 40 Paesi, tra cui Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Giappone e Australia.
In pratica, chiunque viaggi negli USA senza visto per soggiorni inferiori ai 90 giorni potrebbe dover affrontare una valutazione digitale preventiva, prima ancora di salire sull’aereo.
Perché gli USA vogliono i nostri social?
Secondo le autorità statunitensi, l’obiettivo principale è rafforzare la sicurezza nazionale.
Analizzare l’attività online permetterebbe, infatti, di individuare in anticipo eventuali comportamenti sospetti, estremismo, frodi o incongruenze nelle informazioni fornite.
Tuttavia, il tema è altamente controverso. Associazioni per i diritti digitali e numerosi esperti di privacy sottolineano come questa pratica possa:
Limitare la libertà di espressione
Scoraggiare il turismo internazionale
Penalizzare chi utilizza i social in modo ironico o informale
Creare discriminazioni basate su contenuti interpretati fuori contesto.
Sicurezza vs privacy: il dibattito è aperto
Il punto più delicato riguarda la privacy. Rendere accessibili anni di vita digitale solleva interrogativi importanti:
chi analizzerà questi dati?
per quanto tempo verranno conservati?
potrebbero essere utilizzati in futuro per altri scopi?
Molti viaggiatori temono che l’ingresso negli Stati Uniti possa trasformarsi in una sorta di profilazione digitale obbligatoria, un concetto che fino a pochi anni fa sembrava lontano dal turismo tradizionale.
Quando entrerà in vigore (se entrerà)?
Al momento, la proposta non è ancora definitiva. È in corso una fase di consultazione pubblica e solo dopo l’analisi dei commenti il governo potrà decidere se approvarla, modificarla o accantonarla.
Se venisse confermata, la nuova procedura potrebbe entrare in vigore tra il 2025 e il 2026, con un impatto significativo anche su grandi eventi internazionali ospitati negli USA, come fiere, conferenze e competizioni sportive globali.
Cosa possono fare i viaggiatori (da subito)
Se stai pensando di visitare gli Stati Uniti nei prossimi anni, ecco alcuni consigli pratici:
Fai un check dei tuoi profili social attivi e passati
Recupera vecchi username dimenticati
Mantieni coerenza tra dati personali e presenza online
Segui gli aggiornamenti ufficiali del Dipartimento di Stato USA
Pianifica l’ESTA con maggiore anticipo
Essere informati diventerà parte integrante dell’esperienza di viaggio.
Il futuro del turismo passa dal digitale
Questa possibile evoluzione segna un punto di svolta non indifferente: viaggiare non significherà più solo avere un passaporto valido, ma anche una identità digitale “leggibile” dalle autorità. Gli Stati Uniti non sono l’unico Paese a muoversi in questa direzione, ma certamente uno dei più influenti.
Per chi ama viaggiare, raccontare e condividere il mondo online, la domanda è una sola:
quanto della nostra vita digitale siamo disposti a mostrare per attraversare una frontiera?
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